
Bambino Morto Milano -Dopo essere arrivato in ospedale, è morto un bambino di otto mesi che aveva ingerito acqua mentre si lavava a casa. La vicenda è avvenuta in una casa del quartiere Gratosoglio di Milano, a sud della città, dove il bambino era in casa con la madre. Il ragazzo è stato
trasportato in aereo al reparto di pediatria dell’ospedale di Bergamo, dove è morto poco dopo. La madre sarebbe uscita per qualche istante a caccia di una selvaggina, mentre il bambino di otto mesi era nella vasca con il fratellino, secondo una prima ricostruzione. Tuttavia, il giovane avrebbe ingoiato
dell’acqua in quel momento. Dopo essere stato portato in elicottero al reparto di pediatria dell’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo, è morto un bambino di otto mesi. Durante il bagno, aveva accidentalmente mangiato dell’acqua. L’incidente è avvenuto in una residenza di via
Costantino Baroni, nel quartiere Gratosoglio di Milano, alla periferia sud della città. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio. La Squadra Mobile della Questura e la Squadra Mobile della Squadra Mobile della Squadra Mobile della Squadra Mobile della Squadra Mobile della Squadra Mobile della
Squadra Mobile della Squadra Mobile della Squadra Mobile della Madre di origine marocchina era presente in casa.Le cause della morte del bambino in ospedale, secondo i primi esami, sarebbero state accidentali. Sul posto è presente anche la Polizia Scientifica. Inconsolabile nel suo dolore, la
sofferenza di una madre. Il dolore dei vicini per la piccola Marouane, morta nella vasca da bagno di casa sua. Continuavano a dire, afferrandogli il viso tra le mani: “È stata una disgrazia, è stata una disgrazia”. E le indagini di polizia, che puntano fin dall’inizio sulla possibilità di una triste fatalità.
Siamo al secondo livello di un edificio pubblico di nove piani in via Costantino Baroni al Gratosoglio, e sono poco dopo le 15. ieri: da qualche anno un uomo marocchino di 36 anni vive lì con suo fratello e quattro figli; il padre è ospitato in un altro appartamento ed è agli arresti domiciliari. La donna sta
preparando la vasca per fare il bagno ai suoi due figli più piccoli, Marouane di 8 mesi e al fratellino di 3 anni (gli altri due, di 5 e 7 anni, in quel momento sono ancora a scuola): apre l’acqua picchiettare e farlo scorrere fino a raggiungere la temperatura più idonea, quindi togliere il tappo di scarico per
evitare che il livello si alzi e posizionarlo sul bordo della vasca; poi si allontana per qualche secondo, chiaramente sicura di aver preso tutte le precauzioni necessarie come ogni diadema. Tutto accade in quei momenti drammatici, che durano in tutto meno di un minuto: secondo una ricostruzione, il
bambino più grande inavvertitamente si siede proprio accanto allo scarico o, quanto meno, si pone in una posizione che ostruisca quasi completamente il deflusso dell’acqua, fungendo da inconsapevole tappo di sughero. Anche se di pochi centimetri, basta davvero poco per alzare il livello: Marouane vi
entra e inizia a bere acqua, accompagnato dal fratello minore, che è ignaro di quello che sta succedendo. Quando la 36enne torna in bagno, vede che il figlio più piccolo è sdraiato a pancia in giù, con la faccia sommersa dall’acqua.
L’allarme scatta subito e le urla disperate allertano tutti gli occupanti del condominio e degli edifici vicini: lo staff medico di Areu fa di tutto per rianimare il bambino in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso. Purtroppo il trasporto d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è vano: Marouane
viene proclamata morta alle 16.30. Gli agenti dell’Ufficio Generale di Prevenzione della Questura e gli specialisti dell’Equipe Scientifica e Mobile giungono via Baroni per condurre le necessarie indagini sull’accaduto, con il pm di turno, Francesco Cajani, coordinando in prima persona il delicato lavoro
degli inquirenti: Secondo ciò che è venuto a illuminarsi fino a ieri sera, non c’è nulla che implichi altro che una morte accidentale; in ogni caso, è stata programmata un’autopsia sui resti di Marouane per fare più luce sulla sua misteriosa scomparsa. Uno psicologo trascorrerà ore anche nell’appartamento
al secondo piano, adiacente al 36enne e al bambino di 3 anni che hanno assistito impotenti alla morte del fratello minore. Mentre sua madre gli faceva il bagno, un bambino di otto mesi è annegato ed è morto. La catastrofe è avvenuta poco prima delle 16:00. in un appartamento in via Costantino
Baronio a Milano, quartiere Gratosoglio. Il ragazzo è annegato durante un bagno che gli stava facendo sua madre marocchina, ed è stato trasportato in aereo all’ospedale di Bergamo, dove è morto un’ora dopo. Agenti delle squadre mobili, della squadra mobile e della polizia scientifica sono
stati inviati sul posto per analizzare le dinamiche dell’incidente.Nel pomeriggio di martedì 7 giugno la tragedia ha colpito Milano: un bambino di otto mesi è morto dopo un bagno in casa. Con l’aiuto di un elicottero, il neonato è stato trasportato in volo al reparto pediatrico dell’ospedale Papa Giovanni di
Bergamo, ma non è sopravvissuto. Tuttoiniziò poco dopo le quattro del pomeriggio presso l’abitazione della famiglia in via Costantino Baroni in contrada Gratosoglio. Secondo quanto scoperto, il bambino ha consumato acqua durante il bagnetto. La madre, che si trovava in casa con gli altri
bambini al momento della tragedia, ha immediatamente lanciato l’allarme e il neonato è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Bergamo. Tuttavia, è deceduto in ospedale. Nella residenza di via Baroni sono intervenuti la polizia scientifica, insieme agli agenti della squadra mobile e al pm di
turno, Francesco Cajani. Tutto indica che si tratta di un incidente mortale. Secondo i giudici, non vi è alcun nesso di causalità tra l’incidente e l’omissione di sorveglianza. Di conseguenza, il 43enne maestro del giovane Leonardo, il bambino di cinque anni e mezzo morto nell’ottobre 2019 dopo
essere caduto nella scalinata della scuola Pirelli di via Goffredo da Knock a Milano, è stato di nome.
