
Arresto Ponticelli – I carabinieri hanno scoperto e sequestrato 55 once di marijuana e 35 once di hashish durante le indagini sulla loro residenza di Via Vera Lombardi. Un coltello e un tagliere recuperati in cucina sono stati utilizzati per confezionare e tritare circa 120 grammi di cocaina nascosti nella proprietà. C’era una piccola quantità di farmaco in una scatola da scarpe, mentre il resto era avvolto in lenzuola e lavato in lavatrice. I due sono stati ammanettati e posti agli arresti domiciliari in attesa del processo.
Durante un blitz nel quartiere De Gasperi di Napoli, tre persone sono state arrestate per detenzione e spaccio di droga. Uno di loro ha anche ricevuto per errore il Reddito di cittadinanza. La luogotenenza dei carabinieri di Cercola e la sezione operativa dei carabinieri di Torre del Greco hanno transennato un blocco di una struttura abbandonata nei pressi della ferrovia vesuviana. Volevano costruire una casa al piano terra.
Sorprendono i tre con i loro sguardi spalancati mentre entrano nell’appartamento. Padre e figlio sono in compagnia di un’altra persona. C’è anche una pistola giocattolo che è stata modificata al punto da poter essere scambiata per una vera arma da fuoco nella residenza, oltre a sette dosi di cocaina. Nonostante la presenza di una telecamera abusiva che è stata anche sequestrata e ha permesso loro di controllare i movimenti esterni, i tre non avrebbero avuto il tempo di liberarsene.
Fino all’udienza di validità, tutti e tre sono stati arrestati e tenuti agli arresti domiciliari. Si è chiesto la revoca del vantaggio del Reddito di Cittadinanza per uno dei tre in quanto percepito in modo improprio. A Ponticelli, dopo l’ennesimo sanguinoso bombardamento che vide ucciso l’ennesimo gruppo dominante, venne messo in scena un copione già visto e mutato.
Anche all’indomani del blitz che ha portato all’incarcerazione di 23 esponenti di spicco del clan De Micco, i “veterani” del clan sono scesi per le strade del quartiere per soddisfare un’esigenza ben precisa: marcare il territorio. buio, un gruppo di giovani in giro in scooter in giro per il quartiere è stato avvistato da molti residenti. Sono inclusi tutti i Riones Incis, il Rione De Gasperi, il Lot O e il Rione Conocal.
Non si può negare che la vistosa “Paranza” delle moto ha avuto un po’ di attenzione, soprattutto perché guidata da un “predestinato”: Salvatore De Martino, giovane membro dell’omonima famiglia legato ai De Micco e che vede la sigla “XX ” come la sua caratteristica più distintiva. In questo segnale viene trasmesso un “testimone”.
C’è la possibilità che sia l’erede prescelto del boss De Micco, e che gli succederà. Anche se la figura più espressiva del clan, il boss Marco De Micco, è stata decapitata, un’operazione è fondamentale per mostrare controllo e compattezza.
Di questo evento ci sarà una copia immediata messa in scena che trasmetterà un esplicito monito agli eventuali superstiti rimasti dei clan in competizione nei rioni “battuti” dal gruppo, ancora una volta affiancati dai membri più giovani. Per l’ennesima volta, Marco De Micco deve fare affidamento sui sopravvissuti al blitz per aiutare a mantenere alta la bandiera “Bodo” e impedire che l’impero che ha rapidamente riorganizzato vada in pezzi.
Ai giovani successori di De Micco sono state impartite esplicite istruzioni in seguito all’incarcerazione del loro capo clan, anche se non ci sono prove di un’organizzazione antagonista decisa a lanciare il guanto di sfida ai loro antenati in questo momento. Un piano ben congegnato che può essere prontamente attuato per dimostrare l’urgente necessità di mantenere il controllo della regione rimuovendo anche l’ombra minacciosa di una potenziale insurrezione.
Dopo la liberazione di Marco De Micco nell’estate del 2020, i giovani membri del clan XX sono tornati alla ribalta come protagonisti di un lungo conflitto per il controllo del territorio. Una prova di coraggio e di temperamento camorristico è richiesta ai giovani che hanno promesso fedeltà eterna e abnegazione al regno di “Bodo”,
e ora devono mettere alla prova i loro giuramenti sul campo. La mattina del duplice omicidio di Ponticelli, tre persone sono state arrestate in un blitz all’alba. Tra questi il secondo figlio del killer di massa Antonio De Luca Bossa, Emmanuel. A fornire i titoli dei giornali del mattino. A seguito di un’inchiesta della Dda di Napoli, i carabinieri hanno lanciato un blitz in risposta al conflitto scoppiato a Ponticelli.
Tuttavia, questa settimana a Ponticelli si è verificato ogni mattina un duplice omicidio. Due maschi sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco in un appartamento nel quartiere Fiat. Due persone erano in piedi fuori casa. I carabinieri stanno cercando di capire cosa sia successo e se questo omicidio rientri o meno nella giurisdizione della polizia italiana.
Gli agenti del commissario Ponticelli hanno effettuato ieri mattina un controllo sull’appartamento di un uomo in via Molino Saluzzo e hanno scoperto 925 grammi di eroina nascosti all’interno di una lavatrice, oltre a 11 cartucce e un numero di serie abraso per una Beretta cal. 9 semiautomatica. Di conseguenza, hanno scoperto due telecamere che facevano parte di un sistema di videosorveglianza
stelo che circondava il perimetro esterno della loro casa.
Il napoletano VM, 36 anni, ex poliziotto, è stato arrestato per porto illegale di armi e droga con l’intento di distribuirle. I clienti di Ponticelli sono stati sorpresi di ricevere un bastoncino di hashish da un Portici di 49 anni che era stato arrestato per spaccio di droga. Per un totale di 10 grammi, hai in tasca due “pezzi” della stessa sostanza.
Quando gli agenti lo fermarono, gli trovarono in tasca 10 grammi dello stesso materiale, insieme ad altri due “pezzi”. È stato posto agli arresti domiciliari in attesa di uno sconvolgente rito di passaggio. RT, un 33enne di Brusciano, è stato fermato dai carabinieri della divisione operativa del Castello di Cisterna a Brusciano, dove hanno trovato una mozzarella di cocaina.
