
Arresto Invitalia – Secondo LE CARTE, Natale Errigo è sospettato di essere coinvolto in uno scambio elettorale tra fazioni politiche e mafiose. Errigo è il padre di diversi membri del clan De Stefano. Secondo le fonti governative pubblicamente disponibili di Catanzaro, l’uomo d’affari Gallo lo ha utilizzato per raccogliere sostegno per il candidato politico Talarico nel 2018.
Funzionari pubblici affermano che gli era stato anche assegnato il compito di disperdere mascherine, DPI e vaccini anti-Covid come parte del quadrante Arcuri, nonostante il fatto che questo non ha nulla a che fare con le indagini in corso. Qualcuno legato alla famiglia De Stefano afferma di aver festeggiato ad un certo punto il compleanno di Silvio Berlusconi con l’ex presidente del Consiglio.
Tutto diventa chiaro sullo sfondo dell’operazione “Basso profilo”, che ha già portato all’arresto di Francesco Talarico, assistente al bilancio della Regione Calabria, e dell’operazione “Basso profilo” di Lorenzo Cesa, segretario nazionale della Regione Calabria Udc.
Nelle parole di un ex membro del gruppo: “Noi siamo assolutamente… lo siamo, siamo il gruppo… diciamo, che ha seguito Antonio ovunque, siamo goati… cioè per dire uno… siamo goati anche al compleanno di Berlusconi eh…” Il senatore Antonio Caridi, il cui nome compare nell’atto d’accusa, ha avuto fine alla sua carriera politica dall’inchiesta “Gotha” in corso a Reggio Calabria.
Tuttavia, Natal Errigo è diretto: è un consulente di Invitalia e, soprattutto, un parente della famiglia De Stefano di Archi di Reggio Calabria. Il fratello adottivo Tot Saraceno è stato ritenuto colpevole di reati di ‘ndrangheta nel megaprocesso Olimpia in quanto membro della famiglia criminale De Stefano-Tegano.
Il ministro della Repubblica di Catanzaro, Natale Errigo, è stato al centro degli sforzi di Antonio Gallo per ottenere il sostegno di Francesco Talarico a Reggio Calabria prima delle elezioni di marzo 2018. Errigo è sospettato di acquisto di voti politico-mafioso e attualmente sta scontando una pena detentiva dopo aver ricevuto un ordine di custodia cautelare da Gip Alfredo Ferraro.
Nelle accuse si tratta di un “professionista e consulente di Invitalia, ente pubblico di enorme interesse nazionale” e che i vertici della società sono stati nominati commissione straordinaria per l’emergenza Covid 19 pur non avendo nulla a che fare con le indagini.
Inoltre, la procura ha precisato nel proprio comunicato che Errigo “sembra essere stato nominato all’interno della struttura del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto di un’emergenza epidemiologica.
Dal momento che non riesco a pensare a nient’altro da consigliare in questo momento, tutto quello che posso dire è che dovremmo provarci e vedere come funziona per la nostra particolare situazione. È l’ideale sia per te che per me, Antonio; tutti si sentono a proprio agio con un unico punto di riferimento coerente e la domanda isolata non causa distrazioni.
Errigo non vuole apparire debole, quindi schiarisce subito l’aria con l’imprenditore che appoggia il candidato deputato del precedente presidente della Regione: “Sarò onesto con te, Franco Talarico ha bisogno del tuo voto”.
Sarei felice con uno stipendio da 8000 a 9000 euro all’anno. In che modo hai votato, amico? Capisci quello che sto cercando di dire qui? Siamo la mia famiglia allargata e amici intimi ad Archi.
Due giorni prima delle elezioni, la gente inizia a chiedermi “Natale, per chi votare?” Quindi comincio a raccogliere anche le schede a quel punto. Ogni volta che qualcuno mi viene in mente, mi fa girare nella mia testa.
si presenta e mi dà il numero Franco Talarico, ogni volta che qualcuno mi fa girare, mi fa girare e mi fa girare, mi si presenta e mi dà il numero Franco Talarico, ogni volta che qualcuno mi fa girare la testa .
