Arresto Crescenzo Marino – Non guardare oltre il suo profilo sulla piattaforma di video virali TikTok per capirlo. Il rampollo della famiglia Macchei, come sono conosciuti i Marino, ha contribuito regolarmente a questo sito, pubblicando quotidianamente filmati del suo stile di vita da nababbo. Ad esempio,
ha scritto molto sulla sontuosa vacanza che lui e i suoi amici hanno fatto a Mykonos l’anno prima. Sono incluse anche le cene in alcuni dei ristoranti più costosi dell’isola, come Salt Bae, dove un hamburger può costare fino a 60 euro, e le bevande al bar a bordo piscina della casa con vista sulla spiaggia. Ma in un altro film d’altri tempi,
Marino è nella città dell’amore. In realtà, viene spiato mentre guida una Ferrari lungo la Senna. Crescenzo Marino, grazie ai social, è diventato un vero fenomeno. Ha un fisico tonico e un amore smodato per i pitbull, di cui risulta essere anche allevatore. Ad esempio, ha oltre 40.000 fan di TikTok che sono sempre desiderosi di offrire feedback sui suoi video.
Secondo la Procura antimafia di Napoli, il 25enne avrebbe utilizzato i soldi del clan Case Celesti per costruire l’immagine del vip. Il coinvolgimento in una complessa indagine ha portato al coinvolgimento di Marino; è iniziato con gli sforzi della polizia per arrestare Roberto Manganiello, un ricercato del gruppo di via Limitone ad Arzano.
Sarebbero apparsi elementi per sospettare che anche il figlio di Gennaro Mecchei fosse implicato nelle attività dell’associazione durante le operazioni di intercettazione effettuate nei confronti di individui che potevano portare al fermo della ras. Tutto è iniziato con le intercettazioni effettuate nei confronti di Raffaele Barretta,
ritenuto fino a poco tempo fa il tesoriere del clan. Secondo le loro conclusioni, sarebbe stato responsabile di accumulare i profitti delle vendite di droga per poi distribuirli tra i membri della piazza. Ma a un certo punto, Barretta avrebbe rotto la fiducia della famiglia Marino e se la sarebbe cavata con una cospicua somma di denaro. Ma la sua libertà è di breve durata,
poiché alla fine torna alle Case del Paradiso per chiedere ai leader dell’associazione il permesso di farlo, cosa che stranamente consentono ma a condizione che restituisca le cose rubate. A quali termini Barretta, stando ai rilievi, avrebbe acconsentito. Certo è che in alcuni colloqui lui e la moglie discutono delle somme da consegnare a vari soggetti ritenuti organici al collegamento,
tra i quali sarebbe compreso Crescenzo Marino. Queste intercettazioni sono ciò che ha portato il 25enne ad essere accusato di avere stretti legami con la Camorra, una violenta organizzazione criminale. L’arresto è avvenuto ieri mattina, motivo per cui se ne sta discutendo ora. Una storia che sembra non essere finita e che riserva ancora qualche sorpresa.
Un pezzo su The Times sull’uso di TikTok da parte della camorra presenta Crescenzo Marino, figlio del boss della mafia Genny McKey. Perché una foto di Crescenzo Marino, il figlio appena arrestato del boss della mafia Genny McKey, compare in cima a un articolo del Times? Gli schermi del suo profilo TikTok lo mostrano alla guida di una Ferrari davanti alla Torre Eiffel mentre indossa abiti costosi e sfoggia costosi orologi sul palco di una delle testate britanniche più influenti.
Proprio come ha ereditato un’impresa commerciale multimilionaria dalla luce del sole, piuttosto che dalle oscure Case Celesti di Secondigliano. Fanpage.it è il luogo in cui Marcello Ravveduto, storico e studioso della comunicazione mafiosa, ha introdotto per la prima volta l’idea, poi ripresa in un’intervista al quotidiano britannico The Times e citata da testate come il Daily Mail e C-News in Francia. Uno di questi titoli recita:
“La generazione di Tiktok della mafia sciocca i capi con manifestazioni pubbliche di ricchezza e violenza”. Le indagini dell’Antimafia hanno svelato la verità dietro quelle immagini: nei primi anni 2000, quelle delle Case Celesti erano tra le principali piazze di spaccio di droga dell’allora regno di Paolo Di Lauro, e anche dopo le varie Faide di Scampia,
il narcotraffico è rimasto, seppur fortemente ridotto, un business capace di far circolare milioni di euro. Crescenzo Marino, 25 anni, è nipote di Gaetano Marino, ucciso in un agguato a Terracina nel 2012 e figlio di Gennaro Marino, alias Genny McKey, attualmente incarcerato con il 41 bis. Dopo che la sua richiesta di arresto è stata respinta dal tribunale inquirente in una recente indagine sulla camorra,
il giovane è stato finalmente preso in custodia pochi giorni fa insieme ad altri cinque, tutti sospettati di essere il capo del clan Marino. In un post dell’ottobre 2021, il sito Stylo24 ha parlato del debole del 25enne per ostentare la sua ricchezza sui social media, descrivendo come “i suoi account social assomigliano a vetrine, quelle esclusive di via Calabritto a Napoli,
via Condotti a Roma, o la milanese via Monte Napoleone.” L’algoritmo di TikTok non distingue tra i Rolex indossati by un imprenditore milionario e quello di un boss della camorra, quindi entrambi i film finiscono nella categoria del lusso. Questo pone la domanda: qual è il segreto del successo? Questo, oltre alla libertà di parlare liberamente e condividere la propria storia,
è il motivo per cui così tanti giovani camorristi preferiscono la piattaforma cinese come principale mezzo di contatto con il mondo esterno. Oltre a ostentare ricchezze, i clan di Ponticelli e quelli di Pianura, rispettivamente periferia est e ovest di Napoli, utilizzavano la piattaforma per scambiarsi minacce virtuali e prese in giro mentre per le strade dei quartieri erano in corso veri e propri omicidi.
Dopo il ritrovamento del cadavere di Andrea Covelli, il 27enne rapito e forse ucciso per vendetta nei confronti del fratello, su profili anonimi sono stati pubblicati video appositamente realizzati in cui sono state mostrate fotografie di alcuni delinquenti del quartiere,