Arresto A Tropea – Dopo una perquisizione, la polizia trova marijuana e cocaina. È stato trovato in un vicolo nel mezzo del paese. Detenzione a tempo indeterminato con l’obiettivo di spaccio di droghe illecite. Domenico Gargano, 34 anni, di Tropea, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa. Quando.
l’uomo di 34 anni è stato arrestato mentre vendeva erba a uno straniero in cambio di contanti, è stato condannato a 15 anni di carcere. Una seconda sostanza stupefacente è stata scoperta dopo una perquisizione domiciliare a Tropea, nascosta dietro una lamiera in un vicolo di Via Vittorio Veneto, già suddivisa in.
dosi pronte per la vendita: undici involucri di alluminio contenenti marijuana del peso di 17,8 grammi; quattro contenitori contenenti cocaina del peso di 4,8 grammi e ciascuno contenente 18 involucri di cellophan. L’intera fornitura è stata sequestrata e il Gargano è stato posto agli arresti domiciliari con l’aiuto dell’avvocato Francesco Schimio.
Ottieni il massimo dai tuoi PC Acer divertendoti e sfruttandoli al meglio. Fino al 14 agosto puoi risparmiare su un computer nuovo di zecca! DG, 34, di Tropea, Sicilia, è stato posto agli arresti domiciliari dall’avvocato Francesco Schimio. Secondo quanto riferito, il giovane sarebbe sospettato di spaccio.
di droga a un marocchino e di aver poi nascosto il ricavato in un vicolo di via Vittorio Veneto a Tropea. La polizia di stato ha condotto un’indagine approfondita e ha scoperto undici involucri di marijuana e quattro fiale di cocaina nel magazzino di Vivinc. La Procura di Vibo ha approvato il provvedimento.
È stato scoperto e sequestrato a Tropea dalla polizia di Stato, che ha arrestato e posto agli arresti domiciliari un uomo per coltivazione di sostanze stupefacenti da vendere, oltre a oltre mezzo chilogrammo di marijuana. Dopo aver avvistato una serie di attività sospette nella località turistica.
del Mar Tirreno e aver concluso che era in funzione una piantagione di marijuana, gli agenti della locale stazione di polizia hanno intensificato le pattuglie e scoperto, con l’aiuto della Squadra Mobile di Vibo e di un’unità cinofila, una marijuana piantagione composta da una varietà di piante di marijuana di diverse dimensioni.
Inoltre, sono stati scoperti un bilancino, un trituratore e bustine di semi, che potrebbero essere tutti utilizzati nella produzione di più narcotici. Per danneggiare la spiaggia di Tropea, hanno deviato i reflui delle loro residenze estive nel torrente Annunziata, dove sono poi entrati in mare e sono stati incriminati insieme ad altre 23 persone.
I carabinieri di Tropea hanno arrestato due colonnesi per discariche abusive. Le forze dell’ordine a Tropea hanno condotto un’operazione “Spiagge pulite” e DA, 65, e MD, 69, sono stati coinvolti in essa. Per questo studio sono stati intervistati i privati che hanno inquinato la spiaggia di Marina del.
Convento scaricando i rifiuti dalle loro case di villeggiatura nel torrente Annunziata. I due colonnesi erano tra le 25 persone arrestate al termine dell’operazione. La Procura di Vibo Valentia ha potuto trattenere tutti gli imputati senza accusa. Costruzione illegale, degrado dell’ambiente e distruzione delle bellezze naturali sono solo alcune delle accuse che dovranno affrontare.
Gli scarichi fognari della casa estiva confluivano nel torrente Annunziata perché l’imputato aveva eretto una condotta abusiva. Per raggiungere la spiaggia della Marina del Convento di Tropea, invece, bisogna viaggiare via mare. In estate, quando le case erano più richieste, i fenomeni si fecero più pronunciati, ma persistettero, seppur in forma attenuata, per tutto l’inverno.
È sospettato di aver fatto irruzione in quattro abitazioni nei comuni di Gaggi e Castelmola nel gennaio di quest’anno. I Carabinieri di Taormina lo seguivano da tempo, e l’arresto è avvenuto a conclusione dell’inchiesta. Angelo Tropea, 22 anni residente a Calatabiano, è stato arrestato ieri sera.
dopo essere stato accusato di aver rubato quattro oggetti dalla residenza, per un totale di circa 4.500 dollari. La Stazione dell’Arma di Graniti aprì l’inchiesta ei militari, dopo aver esaminato le modalità del ladro, conclusero che i delitti erano opera dello stesso individuo e si misero alla sua ricerca. Le immagini catturate dai sistemi di videosorveglianza installati nelle aree in cui si sono verificate le rapine e le.
possibili vie di fuga sono state incrociate, consentendo agli investigatori di determinare in tutti e quattro i casi che si trattava di una rapina meticolosamente pianificata e ben eseguita. Un uomo di 22 anni e un complice minore, entrambi di Calatabiano, sono stati identificati e denunciati alla.
Procura per i Minori, ora a piede libero. Secondo gli inquirenti, hanno selezionato con cura i loro bersagli, individuandoli in edifici disabitati o comunque adibiti a seconda casa, ubicati in terreni agricoli, e privi di allarmi sonori. Una volta scelta la residenza, gli autori hanno agito di notte per non essere disturbati.
irrompendo in casa e frugando tra i suoi oggetti di valore, scegliendo televisori e oggetti tecnologici da rivendere, ma anche gioielli in oro. A causa di un’attenta analisi dei vari indizi, comprese le stampe dei loro telefoni cellulari che indicavano che si trovavano a Castelmola e Gaggi o n quei giorni i carabinieri poterono identificare.
Tropea e raccogliere prove significative che Tropea fosse responsabile dei quattro furti denunciati dalle vittime. Questo nonostante i tentativi dei due ladri di eludere le indagini. Una collana d’oro che era stata rubata da una delle case che erano state saccheggiate è stata ritrovata e restituita al legittimo proprietario nell’ambito.
delle indagini contro di lui. Una misura preventiva, gli arresti domiciliari, è stata disposta nei confronti di Angelo Tropea dopo le indagini del gip del tribunale di Messina, che ha condiviso le conclusioni dei Carabinieri e le conclusioni della pm, coordinate dalla pm. Nella casa di Nascondeva sono stati trovati.
più di 800 grammi di marijuana. R.P., incensurato, è stato arrestato e portato a Tropea dalla Squadra mobile di Vibo Valentia e dalla polizia locale, con l’accusa di averlo trattenuto con lo scopo di contrabbando di sostanze “stupefacenti”, si legge in un comunicato. Sulla scia di un’irruzione in casa, l’uomo è stato trovato in possesso di una droga che era stata divisa in vari cellophane, plastica, alluminio e altri materiali utili.