Altezza Lucio Dalla – Il cantautore-attore italiano Lucio Dalla. Uno dei cantautori italiani più significativi e lungimiranti, era un musicista jazz con una vasta formazione. Nella sua incessante ricerca di ispirazione, si è dilettato in un’ampia varietà di stili musicali, esibendosi in duetto con numerosi musicisti famosi sia in patria che all’estero. Anche se potrebbe aver iniziato solo come compositore.
quando è cresciuto si è reso conto che poteva anche scrivere i testi delle sue canzoni. Ha trascorso i suoi cinquant’anni di carriera suonando pianoforte, sassofono e clarinetto, gli ultimi due dei quali ha imparato a suonare in giovane età. Dall’era beat alla sperimentazione ritmica e musicale fino alla scrittura di canzoni che va oltre l’opera e la musica lirica, la sua produzione creativa ha visto molte iterazioni.
Era anche noto come scrittore; molte delle sue canzoni sono state rese popolari nelle traduzioni in altre lingue. Attore, musicista, cantante e compositore italiano Lucio Dalla. Uno dei migliori cantautori italiani, è un musicista di formazione jazz. Ha sperimentato diversi stili musicali e lavorato con una vasta gamma di artisti, da Francesco De Gregori e Mina a Gianni Morandi e Luciano Pavarotti e Zucchero e Gigi D’Alessio e Sting.
All’inizio era solo un autore della musica, ma quando è cresciuto si è reso conto di essere anche un paroliere e autore dei suoi testi. Dall’inizio della sua carriera lunga mezzo secolo, si è sempre esibito al pianoforte, al sassofono e al clarinetto. Dall'”era beat” alla “sperimentazione ritmica e musicale” alla “canzone d’autore”, la sua produzione creativa ha attraversato una serie di fasi distinte.
La sua musica è popolare in molti paesi diversi e molte delle sue canzoni sono state tradotte e trasformate in successi internazionali in altre lingue. Caruso è una delle canzoni italiane più conosciute al di fuori dell’Italia e ha venduto oltre 38 milioni di copie in tutto il mondo. La sua carriera musicale può essere scomposta in quattro fasi distinte: “le origini jazzistiche e le varie partecipazioni a Sanremo”.
“la collaborazione con Roversi”, “la maturità artistica” e la “fase pop” degli ultimi anni, con incursioni in ambienti più classici e stili accademici intervallati ovunque. Lucio Dalla è venuto al mondo il 4 marzo 1943, a Bologna. Nato a Bologna da Giuseppe Dalla, direttore del locale circolo di tiro al piattello, e Jole Melotti, modista e casalinga la cui immagine apparirà sulla copertina del suo prossimo album, Cambio, ha trascorso lì i suoi primi anni.
Dopo la morte del padre di cancro nel 1950, la madre decide di mandarlo al Collegio Vescovile Pio X di Treviso, dove trascorre gli anni delle scuole elementari e inizia a partecipare a produzioni scolastiche. Nelle interviste rilasciate nei primi anni ’80, Dalla riprenderà il tema della morte del padre: A me stesso, con compassione e gentilezza, mi dicevo: “Da oggi sei proprio come un cane di profondo benessere.
Fu nei primi anni ’50 che il giovane Lucio Dalla iniziò lo studio della fisarmonica grazie agli insegnamenti dello zio Ariodante, apprezzato cantore di canzoni melodiche negli anni ’40 e ’50. Proprio a questo proposito Dalla ha parlato a lungo di come sua madre fosse convinta che fosse geneticamente portato per il palcoscenico, nonostante la sua determinazione a intraprendere la carriera musicale.
«Avevo undici anni quando mia madre, una donna strana, una stilista che non sapeva mettere un bottone, mi portò in un istituto psicotecnico di Bologna per un test sulle mie attitudini: risultò che ero un mezzo deficiente». Ha spiegato di aver potuto recarsi a Roma all’età di quindici anni perché sua madre aveva un “forte sospetto” che fosse un genio. Conclusi gli anni di studio richiesti.
L’artista ricorderà che, da bambino, “andavo male a scuola, preferivo andare in giro a suonare. Facevo musica a Roma quando avevo diciassette anni. Fu in questo periodo che incontrò il grande trombettista americano Chet Baker. Anche se Lucio è ancora un ragazzino, è già un virtuoso del clarinetto, e viene invitato a suonare con il famoso jazzista, che all’epoca risiedeva a Bologna.
Tornato nella sua città natale, Bologna, ha scoperto il jazz da giovane. Il suo clarinetto è stato un regalo di Walter Fantuzzi, il marito del socio in affari di sua madre alla sartoria. Il giovane Lucio diventa così un musicista autodidatta che suona in formazioni amatoriali locali. Entra a far parte di un gruppo jazz bolognese come clarinettista chiamato Rheno Dixieland Band, dove conosce il futuro regista Pupi Avati.
In un saggio intitolato “Gli occhi di Lucio”, l’artista ricorda la sua riluttanza ad ascoltare la musica popolare: “perché ero un jazzista sorprendentemente bravo già a quindici, sedici anni”, disse con nostalgia, ripensando ai tempi in cui aveva inceppato con il leggendario trombettista. Più tardi nella sua carriera, il giovane Dalla lo avrebbe fatto esibirsi in duo con grandi del jazz come Bud Powell, Charles Mingus ed Eric Dolphy.
Manfredonia, in Puglia, è stato il primo luogo in cui l’artista si è recato in vacanza perché è lì che sua madre doveva recarsi per lavoro. Alcuni clienti delle Isole Tremiti, inoltre, premiano la madre con una casa nell’arcipelago per vari lavori di sartoria. Dopo la sua scomparsa, il Teatro Comunale di Manfredonia fu ribattezzato in suo onore e all’ingresso campeggia un busto a grandezza naturale di Dalla.
con incise le parole che pronunciò nel suo ultimo viaggio in città: “Mi sento profondamente manfredoniano”. Il musicista non solo trascorreva le sue estati alle Tremiti, ma apriva anche uno studio di registrazione. Dalla inizierà la carriera accademica in ragioneria per poi passare al liceo classico e poi al liceo linguistico. necessario per un corretta lettura dell’esistenza”, ho scritto prima.