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Alessandro Santinelli Autore - Media Famosi

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Spargi l'amore
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Alessandro Santinelli Autore – RIP al birraio Alessandro Santinelli, che ha collaborato con HNT Brewery per diffondere le prime birre artigianali carmagnolesi e alla fine ha creato il proprio marchio, la Birra Madama. Ci manchi, Alessandro! Molti nel carmagnolano furono addolorati per la scomparsa di Alessandro Santinelli, nato a La Loggia ed era una figura molto nota nel settore della birra. Quando Birra Madama fu fondata da Santinelli a Torino, salì subito ai vertici del panorama della birra artigianale italiana, e il suo stand fu presente alla Fiera del Peperone, alla Sagra del Ciapinab ea numerosi altri eventi del territorio a cui era collegata.

Lo slogan del birrificio recitava: “Il nostro obiettivo è rendere felici le persone, che siano appassionate di birra, ma non solo.”. “Molesta”, “Milky Daisy” e “pInk” sono tre delle sue birre più popolari. Santinelli aveva anche avviato diversi programmi di promozione della birra a Torino e in Piemonte, tra cui uno nel carcere di Torino; era imminente l’inaugurazione di uno dei suoi stabilimenti nel capoluogo sabaudo. Il suo precedente lavoro con il birrificio carmagnolese HNT – Have A Nice Trip in via Castellero ha contribuito alla diffusione delle birre artigianali “made in Carmagnola”, piemontesi e sarde di Luca Monterzino , Gianpiero Gianotti, e Giulio, fratello di Alessandro Santinelli.

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Anche sulla sua bacheca Facebook ha ricevuto diverse note di cordoglio. “Ciao, Ale! – ricorda Simona Solavaggione, direttrice e conduttrice di TRS Radio Savigliano – Adesso avrai molto più tempo da dedicare ai tuoi amori e so che ci metterai un po’ di tutti quelli che ti hanno voluto bene in questi progetti e birre che per te sono state come figlie.Alessandro Santinelli di Birra Madama e Andrea Sammassimo di Birrificio Miles sono stati tragicamente uccisi questa mattina.Le due storie sono estranee e hanno lasciato perplessi tutti coloro che ci sono stati le loro vite per molto tempo.

Alessandro mi teneva aggiornato su tutti i suoi progetti di birra, che spesso avevano ramificazioni sociali, e ne era sempre entusiasta. Qualche giorno fa l’ho interrogato sulle due birre che mi ha mandato ad assaggiare. Ha detto che erano buoni. Noi di Chronicles of Beer vogliamo inviare le nostre condoglianze ai familiari e agli amici del defunto. Francesco Maria SANTINELLI, di origine francese Nel 1627, nacque a Pesaro da Alessandro, marchese di Pino, e Margherita Santacroce. Era il primogenito di Alessandro e Margherita. Ludovico, letterato e avventuroso, ed Elena, letterata, erano suoi fratelli.

L’arte della spada fu una parte importante della sua formazione e divenne noto per questo a Venezia e Pesaro. Studiò anche lettere, filosofia, religione e scienze e fondò l’Accademia dei Disinvolti, che si basava sui suoi studi. All’epoca aveva un forte legame con la comunità intellettuale. Gli Scomposti di Fano, i Gelati di Bologna, gli Infecondi, i Fantastici, la Reale Accademia di Cristina di Svezia a Roma, i Caliginosi di Ancona, gli Ambigui di Sant’Angelo in Vado, i Concordi di Ravenna, i Pacifici, i Il Dodonei, ei Disinvolti di Venezia, e l’Accademia degli Illustrati di Vienna lo annoverarono tutti fra le loro file.

Nel 1647 fece il suo esordio letterario Le donne guerriere, romanzo pubblicato a Pesaro. Tuttavia, nonostante la sua ampia diffusione, quest’opera rimase un unicum, una sorta di esperimento senza effetti duraturi sugli interessi dell’autore, che invece scelse le vie dell’opera, delle rappresentazioni sceniche e dei trattati in prosa al posto del genere novello. Con la dedica al cardinal Cybo nel 1649 nacquero le Poesie de’ Signori Accademici Disinvolti di Pesaro, con le prime prove liriche di lui.

L’incontro del poeta con la regina Cristina di Svezia nel 1655 ebbe ramificazioni di vasta portata. Dopo aver abdicato al trono, Cristina trascorse alcuni giorni a Senigallia e Pesaro nel suo viaggio a Roma per essere battezzata dal papa. Una commedia, Preparazione Festivi di Parnaso, fu scritta da Santinelli per l’evento e recitata a Palazzo Santinelli il 3 dicembre 1655, e pubblicata a Roma l’anno successivo. Inoltre, i Canti furono pubblicati a Pesaro nel 1655 e dedicati a Cristina di Svezia.

Cristina e Santinelli ebbero una relazione di quattro anni durante i quali salì la scala alla sua intima posizione di “cameriere maggiore” sotto Cristina, ma nel 1659 fu licenziato, come si evince in una lettera che Cristina scrisse il 3 maggio per protestare contro la sua rimozione. Nel frattempo avvenne l’assassinio del conte Gian Rinaldo Monaldeschi nel castello di Fontainebleau nel novembre 1657, che avrebbe segnato per sempre la reputazione di Cristina e avrebbe coinvolto alcuni dei suoi sostenitori, tra cui il poeta, sospettato di essere il colpevole del delitto. Al ritorno di Christina a Roma dopo Fontainebleau, papa Alessandro VII le chiese di rimuovere Santinelli dal suo servizio, nonché di espellere l’esilio italiano da Roma. In questo contesto iniziò a delinearsi la storia del suo matrimonio segreto con Anna Maria Aldobrandini, vedova del duca di Ceri, avvenuto il 2 giugno 1658.

I Canzoni furono ristampatid ad Augusta, con dedica fatta all’imperatore Leopoldo d’Asburgo e alla sua consorte Eleonora, che sarebbero diventati i dedicatari quasi esclusivi delle opere successive, restituendo l’encomio poetico con alcuni prestigiosi onori, come la Chiave d’Oro o l’incarico di consigliere della corte imperiale . Dopo aver perso il favore di Cristina, Santinelli si trasferì a Vienna nel 1659 per cercare nuovi potenti protettori. A seguito dell’opposizione di Alessandro VII, Anna Maria Aldobrandini fu tenuta sotto costante osservazione e fu vietata qualsiasi comunicazione con il suo ragazzo. A seguito del suo esilio da Roma e della prigionia dell’amante, Santinelli fu costretto a prendere una soluzione incredibilmente rischiosa e audace: rapì la donna e fuggì a Venezia e Vienna, dove l’imperatore avrebbe garantito alla coppia la salvezza dall’odio e vendetta.

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