Albarita Battisti Morte

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Albarita Battisti Morte – Il Bustone Log chiuse i battenti la mattina del 9 settembre 1998. Le persone che vivevano in povertà speculavano. La prematura scomparsa di Lucio Battisti (55 anni) è stata trasmessa in televisione.

Tutti erano scioccati perché nemmeno i nostri parenti più stretti sapevano che gli era successo qualcosa di così terribile. I ricordi di quei giorni continuano a suscitare forti emozioni nella nipote Lara Battisti, anche dopo che sono passati tutti questi anni. Quando si diffuse la notizia della malattia di Lucio, la sorella minore Albania si recò a Milano. Tutti hanno taciuto su quello che è successo in quel reparto e su quello che Lucio le ha detto in punto di morte. Nonostante fossero abbastanza vicini, ha scelto di non raccontarci i fatti, forse per vergogna o privacy.

Essere consapevoli di

Andrea esplora il retroscena di un cantautore. Sia i miti urbani che quelli rurali sono spesso oggetto di leggende metropolitane e accuse infondate. Non ha mai avuto paura di parlare dei suoi antenati, ma è tornato a Poggio Bustone contro la sua scelta e ha parlato male degli abitanti della generazione di suo padre. Barbacane afferma che il padre di Lucio era un eroico eroe di guerra che fu ingiustamente accusato di collaborare con i nazisti ma alla fine liberato.

Il nonno non si sarebbe mai ribellato al popolo, dice il nipote, anche se aveva convinzioni conservatrici. Finché non divenne Zì Alfiero – guarda caso, più o meno nello stesso periodo in cui suo figlio divenne famoso – lo rifiutarono costantemente. Tale ipocrisia non avrebbe mai avuto la benedizione di Lucio, ed è servita solo ad approfondire la sua animosità nei confronti della sua città natale, che visiterà solo con riluttanza e in rare occasioni. Nel 2008 è stato dimostrato che quattro gatti parteciparono al funerale del nonno; questo, secondo Andrea, non sarebbe mai accaduto se lo zio fosse vivo oggi. Al contrario, foto e auguri sarebbero stati abbondanti.

C’era qualche tipo di educazione musicale strutturata che offriva?

Avevi molto rispetto per il musicista scozzese Al Stewart; infatti mi hai spinto a comprare il suo disco Year of the Cat, che è diventato una superstar mondiale. All’età di tredici anni, mi stavo godendo e ogni tanto mi paragonavo a lui a causa della mia abbondanza di 45 anni. Ti amo di Umberto Tozzi è una canzone che ti piace? In un’occasione, ho trovato il coraggio di chiedergli proprio quella cosa.

Mi ha assicurato, dolcemente, che avrebbe potuto creare dieci di quelle canzoni ogni giorno grazie alla facilità con cui erano scritte, e non intendeva fare nulla di male nel dirlo. “Beh, l’hai cantata come Claudio Baglioni!. suggerisce come un riguardo for riducere il performance di un artista. Con rispetto, ha affermato che per lui era semplice. Nella sua casa milanese ho vissuto l’esperienza indimenticabile di sentirlo eseguire per la prima volta Ancora tu. L’ispirazione musicale di Anima Latina, Mogol, era tornato da un viaggio in Sud America, e io mi dondolavo sull’amaca che aveva portato con sé da quel viaggio.

La madre di Lucio Battisti ha addirittura esplorato un nuovo cognome mentre la tensione tra suo figlio e sua sorella aumentava. Sarà anche perché Albarita e il cognato Luigi, schietto, si sono lasciati. Papà sentiva che suo zio avrebbe dovuto intervenire perché era una sua responsabilità, ma l’orgoglio di Luigi lo ha reso poco apprezzato. Andrea prova il più profondo dolore per non aver vissuto quel grande genio di suo zio nemmeno per un breve istante.

Hai bisogno di aiuto per pagare? Non ce n’è stato nessuno, dal momento che non ho sempre avuto problemi a prendermi cura di me stesso. Uno sforzo maggiore per capirci sarebbe stato l’ideale. Sta scaricando le sue difficoltà sul figlio Luca e sulla moglie Grazia Letizia, ha stressato i genitori, oppure si è fatto carico di troppo? Per mancanza di chiederglielo, sono incerto. Questo eccentrico zio ha portato una nuova prospettiva sul tavolo, ma mi pento di non aver assorbito di più il suo spirito.

A proposito di Lucio Battisti e di quella giornata piovosa trascorsa a Poggio Bustone con i tifosi, le riflessioni inedite Anche se Lucio Battisti è morto vent’anni fa, Rieti è ancora infinitamente commossa dalla prima rappresentazione di Balla Linda al Flavio nel 1968. Lompilio, il nonno di Lara, ha osservato che la madre di Lucio Battisti, la nonna di Lara, aveva un legame speciale con suo figlio. I risultati professionali di suo figlio rendevano sua madre giustamente Prolleca, ovvero orgogliosa, e lui attribuiva un grande valore alla sua approvazione.

Anche dopo la sua morte, avvenuta nel 1983, l’indimenticabile Dea, affettuosamente chiamata la zia dei sugar baby, vivrà nella memoria di tutti. Era giusto che tu assistessi alla sua sepoltura a Poggio Bustone, Lucio; sembrava elegante nel suo ultimo tributo a sua madre. Dopo qualche anno ci incontrammo a casa di mio cugino per trasferire la sua salma; rimase con noi durante quel periodo.

Albarita Battisti Morte

I familiari conoscono bene la reputazione di Lucio Battisti e comprendono il suo desiderio di evitare fotografi e giornalisti che lo aspettano fuori casa. Lara non sapeva che un suo parente avesse scritto musica significativa quando era adolescente; lei se lo immaginava suonare con suo cugino Luca, che è il figlio di Lucio – siamo praticamente cugini – e non aveva idea che fosse un compositore.

Nella foto alVengono alla luce ricordi scadenti, cari questo è dopo il suo concerto per la Festa di San Felice; c’era anche mia sorella e ricordi del padre di Lara, Giovan Battista, cugino di primo grado del cantautore. Erano tutte bugie, ma la reputazione di Lucio come un brontolone e la sua presunta fedeltà a una fazione politica fecero esplodere di rabbia papà. Di politica non ne sapeva nulla.

Elettore accanito e capo del seggio elettorale, mio padre ha passato l’intera notte prima del referendum sul divorzio a rispondere alle infinite domande di Lucio. Nonostante la sua evidente curiosità, non si era mai occupato di tali questioni in precedenza. Le rivendicazioni di Cousins sono continuate fino a tarda mattinata, poche ore prima dell’inizio delle votazioni. Ma Lucio era un insonne che preferiva passare il tempo a pensare alle idee o a metterle su carta.

Ricordare le storie raccontate dai suoi genitori porta un sorriso sul volto di Lara. Durante il suo periodo migliore, sentivano storie di lui che scavava una buca nel giardino per mantenersi in forma e di lui che una volta faceva il bagno nella loro vasca senza bussare, adducendo come scusa che non c’era nessuno in casa. La presenza dell’acqua ha spinto alla seguente affermazione: “Mi laverò qui con te, zio”. Si rilassava e si divertiva a stare con la famiglia, e noi eravamo sempre lì per dare una mano.”In questi anni – racconta Lara – ho pensato spesso a lui, mentre mi immergevo in quella stessa vasca da bagno: l’ho trovato emozionante .

Ogni anno che passa, il cantautore ha deluso la sua legione di fan che speravano che suonasse più spesso canzoni sul suo paese natale. Nonostante la breve durata del suo soggiorno, Battisti ne parlò spesso in pubblico. Inoltre, raccontava spesso a Mogol storie del grande insediamento dove aveva praticato la chitarra, da cui si godeva una vista mozzafiato sui laghi Lungo e Ripasottile. Andando ancora più lontano, si tirò indietro. Clandestino, per visionare Padre Alfiero o il cimitero. Fece un’altra visita più o meno nello stesso periodo, nell’estate prima di morire.

Per lui era importante restare in contatto con la sua città natale, così ha incaricato un’impresa locale di ristrutturare la casa che si affaccia su Piazzetta 10 Marzo. La sua presenza è avvertita da tutti a Poggio Bustone, come se fosse fisicamente presente ma fisicamente non presente. Lo abbiamo visto sulle copertine dei giornali o sotto i riflettori con le celebrità. Li amava chiaramente e sembravano ricambiare i suoi sentimenti. Quando eravamo bambini, però, pensavamo che nostro padre fosse presente e non si dimenticava mai di noi.

Sappiamo entrambi quanto apprezzasse la nostra porchetta. L’ultima volta che ho visto mio zio prima che morisse è stato a casa dei suoi nonni. Da quello che ho potuto vedere, era leggermente sovrappeso, ma per il resto sano. Poiché Andrea Barbacane è figlio della sorella di Lucio Battisti, Albarita, l’illustre musicista italiano zio Lucio ha con lui un rapporto speciale. A differenza di altri, zio Lucio non le incaricò di riportare la notizia usando eufemismi. Oltre al sangue, la voce di Lucio potrebbe avere una sfumatura del suo caratteristico stile da graffiti e, forse, nel suo comportamento, sono le cose che lo plasmano. Nel suo libro Il grande inganno ,

Andrea decide finalmente di dipingere un quadro chiaro. Suo zio Battisti era un grande tifoso della Lazio, lo scopre durante una rissa in un pub e decide che è ora di sfatare i tanti miti che lo circondano.L’ intero pacchetto – non solo il lavoro migliore dell’artista – deve essere considerato quando si apprezza il suo talento, quindi ho dipinto un ritratto accurato di lui che includ eva il suo passato tutt’altro che stellare. Tuttavia, era una persona reale e un musicista famoso.

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